Corso e Workshop: Bianco e nero in camera oscura


DALLO SCATTO IN PELLICOLA BIANCO E NERO ALLA CAMERA OSCURA

Date Workshop ( 1 Giornata )

Workshop dalla pellicola alla camera oscura
percorso di scatto in pellicol, sviluppo e stampa in camera oscura
materiali forniti dal docente

WORKSHOP SU RICHIESTA

Posti diponibili 3 per giornata.




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Partercpanti Sabato 9 Giugno 2018
Roberto Perissinotto, LuigiBettini



 Grazie! La prima parola come sempre prima di iniziare, un percorso di una giornata a scoprire l’ arte di scattare con una macchina analogica, rullo da 36, sviluppo e stampa. Grazie per la disponibilità e la solita grande professionalità nel trasformare la passione e trasmettere le emozioni con grande simbolicità. Grazie 

Roberto Perissinotto
Michele, questo è il mio secondo Workshop e mi sono reso conto che quando parli di fotografia hai la stessa espressione in viso che ha un bambino davanti ad una coppa gelato con quattro palline più la panna.  Una giornata che per tanti può sembrare superata, ma le emozioni che si provano in camera oscura nel vedere una tua idea che prende forma in un foglio di carta fotografica sono uniche. 
Grazie Michele.

Partecipanti Sabato 1 Luglio 2017
 
Roberto Rampega, Luca Molin, Vincenzo Correale

Luca Molin
Pur non essendo riuscito a gestire nel modo migliore la fotocamera che mi era stata affidata, il workshop che ho affrontato con i miei due compagni di questa piccola avventura, Vincenzo e Roberto, l’ho trovato molto utile.Utile perché ti aiuta a capire ancora di più la differenza tra “fare degli scatti” e “fare una foto” Con il “limite” delle 36 pose e della focale fissa, ci si trova ad affrontare ogni foto in maniera molto più critica. A concedere un respiro più lungo all’immagine. Consapevole che potesti pur perdere la foto che vorresti Inoltre, la stampa della foto in camera oscura è un’emozione che ti porta indietro nel tempo. Allungando i tempi, facendo crescere la trepidazione, curando l’immagine che speri e vuoi che esca sulla carta fotografica dall’ingranditore alle vasche. Questo corso è un momento che tutte le persone che amano la fotografia si dovrebbero concedere.

Roberto Rampega
Mi sono appassionato alla fotografia con una macchina reflex ormai tanti anni fa, usando quella pellicola che negli ultimi è diventata una vera rarità, se non per gli appassionati. Mi è subito piaciuta la proposta di un workshop dove poter usare ancora la mia reflex analogica, sperimentando la fotografia in bianco e nero e tanto più con il successivo sviluppo in camera oscura. È stata un'esperienza molto appagante. Venezia è stato il set fotografico ideale, sicuramente il migliore al mondo, e poi tempo stupendo, compagni d'avventura simpatici e collaborativi e ovviamente un maestro attento e sensibile hanno reso questa esperienza indimenticabile, che ogni amante della fotografia dovrebbe sperimentare. Fare attenzione a cogliere gli attimi migliori contando su "sole" 36 pose è stato un esercizio non facile, abituati come siamo a riempire capienti schede di memoria con centinaia, se non migliaia di scatti. E poi la magia dello sviluppo della foto, attraverso emozionanti e metodici passaggi. Alla fine, con grande soddisfazione, i risultati sono arrivati e 12 intense ore di sperimentazioni sono letteralmente volate. Grazie Michele per quest’altro tassello che ho ricevuto nella comprensione della fotografia.


Partecipanti Sabato e Domenica 13 / 14 Maggio

Barbara Tramontan, Andrea Coccato, Sara Dovico
Barbara Tramontan
Per questo Workshop la mia reflex digitale è rimasta nel cassetto, Michele presta un’analogica a tutti i partecipanti.
Ecco!!! Già questo mi preoccupava un po’ perché  avrei dovuto scattare con una macchina che non conoscevo. Poi però il nostro mitico insegnante ci spiega 3 concetti di base, capisci che in fase di scatto non cambia nulla e ti senti meno imbranata! 

Un piccolo briefing per vedere qualche scatto famoso, ripassare le regole fondamentali del bianco e nero ed eccoci pronti per un giro a Venezia.
Dopo ogni scatto, d’istinto vado a vedere il display (che non c’è) e Michele sorride. 

Difficile abituarsi su due piedi al fatto che sto scattando in pellicola e vedrò il risultato solo dopo un lungo processo.
Torniamo in studio ed entriamo subito in camera oscura per lo sviluppo del negativo. Rimango subito stupita nel vedere che dal click dell’otturatore nasce finalmente un immagine che posso intravedere.
La vera magia però è il giorno seguente, quando scegliamo gli scatti più belli ed entriamo nuovamente in camera oscura. Tra le nostre mani, sui fogli di carta baritata immersa nel liquido di sviluppo, appaiono le nostre fotografie.
Come un vero prestigiatore, Michele ci insegna i trucchi del mestiere ed è una scoperta dietro l’altra, un emozione che è difficile spiegare con le parole. Un  workshop intenso e meraviglioso.  Un’esperienza che ti fa sicuramente crescere!!

Grazie mille Michele.

Sara Dovico

Bellissima esperienza! Due giornate intense che ci hanno insegnato cos'è veramente la fotografia. Sicuramente l'emozione che si prova quando la foto prende forma nella vaschetta della sviluppo è indescrivibile. Due giorni in cui sembrava di essere tornati nel passato: assaporando nuovamente la curiosità di non poter vedere subito lo scatto, vivendo la bellezza dell'attesa, imparando ad osservare e a pensare e provando quella che è la magia della camera oscura.
Non posso far altro che ringraziarti, Michele. Un'esperienza indimenticabile che consiglierò a tutti.







Partecipanti Sabato 8 Ottobre :

Maria Rosa Torresan, Francesco Brugolo, Mara Artuso
Maria Rosa Torresan
Grandiosa esperienza di workshop con il maestro Michele Gregolin
12 ore intense di lavoro che ci hanno portato a Venezia per gli scatti con le analogiche fino a guidarci lungo il percorso di sviluppo in camera oscura e stampa.
Un altro mondo rispetto al digitale, che ci ha fatto ritrovare la vera dimensione cui appartengono le grandi foto del passato, il gusto di creare da una carta emulsionata la nostra opera, la passione, accuratezza ed ingegno investiti dal fotografo, pur affidati alle sorprese che possono restituire i reagenti in camera oscura.

Mara Artuso
"Giornata impegnativa ma assolutamente interessante e coinvolgente, alla scoperta dello sviluppo e stampa della fotografia analogica in b/n, condotta da Michele con la consueta simpatia e pazienza."
 
Francesco Brugiolo
Ciao Michele . È sempre difficile trasformare le emozioni in parole . Partecipare ad una uscita assieme è stato molto formativo , più anche delle lezioni in aula, in quanto averti vicino mi ha fatto osare di più . Per la prima volta ho usato la mia Leica r7 analogica in manuale , con dei risultati anche discreti che mi spronano senz altro ad andare oltre e a progredire nel mio percorso . Che dire della meravigliosa emozione che ho sentito quando ho visto la stampa della foto prendere forma sulla vaschetta? Auguro a tutti gli appassionati di fotografia di poter provare questa esperienza. Davvero quando ho visto che quest anno avresti fatto il Workshop con le macchine analogiche ho gioito davvero . Ti chiedo di continuare su questa strada . Per la cultura della fotografia , per far provare alle persone cosa si prova ad abbandonare lo scatto veloce delle digitali per entrare nella dimensione essenziale . Un abbraccio


Partecipanti Sabato 24 Settembre:

Simone De Rossi, Massimiliano Girotto, Francesca Michieli
Massimiliano Girotto
Ieri ho passato un bellissima giornata vintage. Sviluppo e stampa analogica.
La magia dei bagni di sviluppo, i trucchi della camera oscura.
Esperienza indimenticabile con Michele Gregolin. Trent'anni di camera oscura e tanta voglia di condividere la passione di una vita. Grazie Michele e grazie a tutti gli amici che hanno partecipato. Aspetto il corso da 6 giornate con impazenza.
Alla prossima!


Francesca Michieli
Il workshop di sviluppo e stampa in camera oscura è molto interessante e formativo non solo per gli amanti della fotografia. Certo, per chi come me ama quest'arte è un completamento indispensabile, direi quasi obbligatorio, per capire fino in fondo quali molteplici aspetti formino La Vera  Fotografia, ma è stato anche un meraviglioso gioco: tirare fuori, letteralmente con le mani, un'immagine è un percorso che consiglierei a tutti, non solo agli appassionati di fotografia. In camera oscura il tempo si ferma, si rimane talmente rapiti da quello che appare sotto i propri occhi che ci si potrebbe passare giornate intere! Grazie Michele per questa esperienza!!

Simone De Rossi
I perché del WorkShop sullo sviluppo in Bianco Nero.
Perché alzarsi presto di Sabato mattina?
Perché stare in piedi 12 ore di fila?
Perché pagare un “maestro” per fare a mano quello che una stampante fa meglio?
Perché stare in una camera oscura con una puzza chimica?
Perché mortificare l’animo del tecnologo con fame di post produzione e megapixel?
Una risposta a tutti questi quesiti ve la può dare il sorriso di noi tre “corsisti” quando vediamo per la prima volta formarsi sotto le nostre mani e sotto i nostri occhi dapprima sfocate poi sempre più nitide le prime FOTOGRAFIE, si proprio fotografie … la carta perde il suo bianco virginale per rimanere impressa per sempre dalla luce che passa attraverso il negativo.
Il percorso che il Buon Gregolin ci ha proposto è emozionate, completo e formativo, non credevo potessi entusiasmarmi per un foglio di carta che lentamente diventa una mia foto, ormai i sensori, gli autofocus, i processori hanno preso il posto dell’essenza della fotografia, non ci stupisce più nulla, siamo abituati alla velocità con cui prodotti di ottima qualità ci passano sotto i nostri occhi sempre più distratti. Il sottoscritto per lavoro e per cultura è sempre attratto dalla tecnologia e dal suo progresso, raramente mi capita di rimanere stupito da qualcosa che faccio… sono assuefatto dalle immagini, dalle informazioni sempre più rapide ma sempre più monotone e ripetitive.
Scattare delle foto in modalità analogica con una macchina di parecchi anni fa , non avere la possibilità di effettuare correzioni in post produzione e soprattutto non poter rivedere immediatamente lo scatto eseguito mi hanno dato un nuovo gusto nello scoprire piano piano il prodotto di tanta fatica.
Ore e ore di attesa, di fatica , di regole, di consigli fino ad ottenere il proprio figlio…. la mia FOTOGRAFIA… che gioia! Che emozione!
Posso dire senza dubbio MIA in quanto non ci sono software o algoritmi che decidono al posto mio ma qualsiasi decisione e scelta è fatta direttamente da me (oddio …. Siamo sempre guidati dal esperienza Gregoliniana), non ci sono odiosi ingenieri asiatici che dicono la loro sui miei bianco/neri… tutto fatto da me.. dall’inizio alla fine!
Che gioia intravedere il sorriso sui volti dei miei colleghi quando abbiamo azzeccato il verso giusto della carta.
Che privilegio avere un “maestro” che con entusiasmo e pazienza cerca di infondere la sua trentennale esperienza a dei corsisti che fino a poche ore prima non avevano idea del percorso avrebbero condotto.

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Partecipanti Sabato 24 Settembre:


Giovanni Greggio, Roberto Perissinotto, Alice Fabrile

























































Alice Fabrile  
Quando mi sono iscritta a questo workshop ero un po’ titubante, non avendo mai affrontato il bianco e nero pensavo di non essere all’altezza.
E invece, non potevo fare scelta migliore! Abbiamo trascorso la mattinata a Venezia, con un rullino e la consapevolezza di avere solo 24 scatti. Con i piccoli consigli che Michele ci ha dato al mattino siamo stati in grado di scegliere i 3 che avrebbero preso forma e che ci saremmo portati a casa.
È stata una giornata intensa, impegnativa, ma indimenticabile! In un mondo in cui siamo abituati ad avere tutto subito, Michele ci ha fatto rivivere il passato, facendoci godere e respirare di nuovo l’attesa e la sorpresa di vedere cos’abbiamo scattato. Con un misto di emozione e preoccupazione, li abbiamo visti nascere sotto le nostre mani.
Il fascino del bianco e nero, la magia della camera oscura, lo stupore nel vedere le proprie foto…è stato tutto perfetto! Consiglio vivamente questo workshop. Anche se non vi sentite ancora all’altezza, buttatevi…ne varrà sicuramente la pena!
Ancora una volta, grazie Michele!


Roberto Perissinotto
Grazie Michele per la splendida giornata, ci hai insegnato ad osservare, pensare, scattare e sviluppare. Un'esperienza unica!


Giovanni Greggio
Esperienza fantastica, in cui si impara tantissimo, si continua (nonostante gli insegnamenti) a sbagliare, e con infinita pazienza da parte di Michele anche a salvare il salvabile. Un percorso necessario per capire la fotografia è che soprattutto vale la pena di fare.
L'amore per la fotografia e la capacità di trasmetterla da parte di Michele è unica. Un'esperienza da cogliere al volo.

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Partecipanti Sabato 9 Agosto:

 
Paola Poletto
Giuseppe Marcato
Francesca Belluzzo
Antonella Salvagnin



GRAZIE PROF! grazie di averci fatto vivere questa fantastica esperienza...forse non esistono degli aggettivi per descriverla. Non si possono nemmeno immaginare i brividi che ti vengono quando al buio vedi la tua foto prendere forma sulla carta. Siamo partiti la mattina che non sapevamo nulla e la sera siamo tornati a casa con 3 foto in mano e arricchiti grazie a questa opportunità che hai avuto la disponibilità, la pazienza e l'entusiasmo di offrirci.
[Francesca Belluzzo] 

Ho partecipato alla prima sessione del corso “Dal file digitale al bianco e nero passando per la camera oscura” il mio commento è : FANTASTICO! Iscrivetevi senza  alcuna  esitazione. Ho terminato il corso con una adrenalina incredibile (nonostante fosse 00:30) ed il desiderio da parte mia e di Francesca di poter ripetere l’esperienza.
Il lavoro con il Prof. Michele è iniziato alle 9 e terminato a 00:30, una giornata intensa ma meravigliosa.

Ma perché meravigliosa?
Michele ha organizzato un percorso a Venezia  che ci ha permesso di fare degli scatti in zone poco conosciute ma di altissimo interesse, lasciando tutti a bocca aperta, quando siamo arrivati alla Libreria “Acqua Alta” (dove è stata scattata la foto postata su FaceBook).
Per la novità dell’argomento. Il mercato non offre corsi analoghi. E’ proprio una “chicca” offerta solo da Michele.
Per la professionalità del Prof che ci ha seguito tutto il tempo senza un attimo di stanchezza, con le sue capacità da ottimo docente e la pazienza di rispondere sempre a tutte le nostre domande.
Per la quantità di  Know-how che  ci ha trasmesso.
Per la fortissima emozione e stupore che abbiamo tutti noi provato a vedere le proprie foto che prendevano forma.
Ultimo ma non meno importante la bellissima e simpatica compagnia di Paola, Giuseppe, Francesca compagni e amici di questa giornata indimenticabile.
Potrei proseguire con altri motivi, ma lascio a chi parteciperà scoprirle da solo, vivendo con un minimo di sorpresa, perché Michele vi lascerà sbalorditi.

[Antonella Salvagnin]


Nonostante il workshop duri una giornata intera, la stanchezza serale viene ripagata dall’emozione che si prova nel vedere nascere una propria fotografia.   Come sempre Michele è stato esaustivo (e paziente). Dopo una piccola premessa teorica, siamo andati a venezia per eseguire gli scatti che poi avremmo sviluppato. Ho trovato interessante scattare in monocromo con l’idea che poi l’immagine vista sul display sarebbe stata sviluppata in camera oscura. Per fortuna, per qualsiasi dubbio e perplessità Michele è sempre presente per consigli e suggerimenti!  Ho trovato molto interessante anche tutto il procedimento che ci ha permesso di ricavare il negativo dal file digitale…il momento in cui sale l’adrenalina nel scoprire un primo risultato attraverso il negativo ricavato…per passare poi in camera oscura e usare attrezzature che non avevo mai avuto la possibilità di usare personalmente! E quando infine si vede nascere la propria immagine dal nulla, sul foglio bianco immerso nella soluzione chimica, è qualcosa di emozionate! ci si sente veramente i “creatori” di quella foto! (ps: non abbiate paura di mettere le mani in ammollo, è una sensazione bellissima!) Posso dire che è stata una giornata istruttiva che mi ha permesso di tornare a casa, oltre che con alcune foto pensate, fatte e sviluppate da me, anche con i principi e i concetti base dello sviluppo in camera oscura! È sicuramente un’esperienza da fare (e da ripetere).
[Paola Poletto] 


Caro Michele,
volevo ringraziarti per la stupenda giornata passata insieme in occasione del workshop di fotografia bianco e nero e camera oscura, un esperienza bellissima ricca di tecnica e di fotografia ma sempre leggera e sdrammatizzata come tu sai fare!
Non ci sono parole per descrivere la magia di quando si vede una propria foto apparire  da un foglio di carta, tu stesso lo avevi già raccontato, ma quel momento o lo si vive o non lo si capirà mai, e la cosa più bella è aver scattato quella foto la mattina e poi poterla toccare con mano la sera!
Dopo questa esperienza mi sono reso conto che una foto, purché sia una fotografia come ci hai insegnato tu, deve meritare di essere stampata e non di rimanere chiusa in un hard disk!
Grazie ancora per la tua disponibilità e per la bella giornata che mi hai fatto trascorrere, densa di fotografia e in compagnia di buoni amici.

[Giuseppe Marcato Baldan]


Partecipanti Sabato 9 Agosto:

Luca Geri
Chaira Costantini
Omar Argentin

… ore 8:30 di sabato … suono il campanello …
ad aprirmi la porta è Michele con il suo sorriso … entro.
Questo semplice gesto a mia insaputa ha per sempre cambiato il mio modo
di vedere e fare fotografia
Varcando quella soglia, come “Alice nel Paese delle Meraviglie”, mi sono ritrovato in un
mondo onirico, fatto di magie, dove tutto è possibile, dove le regole sono create e smontate nello stesso istante, dove i pensieri e l’immaginazione volano liberi senza vincoli, dove le fondamenta fino ad oggi costruite cedono sotto i piedi come castelli di sabbia.
Come un Alchimista, Michele ci ha guidati in questo percorso, composto da mille sfaccettature, un percorso che ci ha visto dare tutti noi stessi, impegnandoci profondamente nel corpo e nella mente.
Dal nulla abbiamo creato e visto materializzarsi, plasmato dalle nostre mani su di un foglio di carta baritata, un nostro pensiero…  uno stato d’animo.
Da Michele traspare ad ogni suo gesto, attenzione o consiglio, seppur  alle volte per noi  doloroso, tutta quella passione profonda ed amore per questo mondo,
che con noi vuole condividere ….Grazie
… è ormai notte fonda, circa l’una, la stanchezza è passata ed i vestiti zuppi d’acqua si sono asciugati.
Varco la soglia… sono in giardino… alzo lo sguardo e vedo delle timide stelle…
mi volto ancora indietro, per un ultimo sguardo verso quella “porta” prima di salire in macchina… è chiusa… ma so che ogni qual volta, che sentirò il bisogno di sognare, tornerò a far visita al Bianconiglio… e la magia si ripeterà di nuovo ovunque io sia.
Grazie Michele!!
… chissà se riuscirò a prender sonno questa notte!
 
[Luca Geri]
 

Workshop che richiede un sacco di energie, ma compensa ampiamente con emozioni e soddisfazioni.
Il b/n é un'altra fotografia,  molto più crudele e vera che evidenzia pregi e difetti dell'immagine senza molte possibilità di ingannare l'occhio. Ti dice chiaramente se sei o non sei capace di fotografare.
Non da meno é l'emozione di vivere le ultime occasioni di lavorare in camera oscura, un mondo che tra non molto potrebbe essere impraticabile.
Logica vuole che si pensi allo scatto come lo sforzo maggiore per produrre una buona fotografia. Ho scoperto che non é così! Ci vuole molta più competenza nello sviluppo, che  non lascia spazio neanche ai colpi di fortuna.
Qui capisci che ogni fotografia é una "creatura" irripetibile.
Esperienza unica e completa che merita di essere provata, non da tutti, ma sicuramente da tutti coloro che hanno la volontà di mettersi in gioco e riuscire
Grazie mille

[Chiara Costantini] 


" cosa dire della giornata workshop dal file digitale al bianco e nero passando per la camera oscura del 23 agosto 2014 : Giornata meravigliosa in tutti i sensi ( al diavolo anche il tempo ). Michele e' sempre preciso e attento nel spiegare ed insegnare. Uscita a venezia per calli, callette e sottoporteghi costretti un po' dal tempo, pero' fotografie fatte belle o brutte e via in camera oscura. Il bello nel vedere uscire la foto nelle mani affogate nell'acido di quelle tre bacinelle e poi via a lavarle ed asciugarle. Portato a casa le mie prime tre foto in bianco e nero che incornicero' il piu' presto, dopo aver passato una giornata bellissima, due compagni fantastici ed il proff. michele meraviglioso "

[Omar Argentin]




Partecipanti sabato 6 Settembre 2014


Gabriele Aurelio, Luca Scatigno, Gaetano Proietto

Direi che un fotografo non può definirsi tale se almeno una volta nella vita non entra in camera oscura, mette le mani nel "tocio" e vede apparire lentamente la sua fotografia.
La semplicità di muovere un cursore destra/sinistra su/giù per sistemare neri, bianchi, ombre, etc, ha fatto perdere il fascino e il senso di quello che la fotografia analogica trasmette.
Un workshop da fare, per riscoprire la vera magia della fotografia, con il Grego sempre disponibile e puntuale, pronto a rispondere a qualsiasi domanda, ad aiutare a rendere migliore qualcosa di già fantastico.
Un'esperienza che difficilmente si dimenticherà, e che resterà impressa nella mente come lo sono le foto nella carta baritata.
Devo quindi personalmente ringraziare il Grego per questa esperienza.
L'odore dei reagenti mi ha fatto tornare alla memoria momenti dell'infanzia in camera oscura con mio padre (e quanti rulli ghe go brusà!!).
Provare per credere, e poi.. ghe xe el GREGO!!!!
[ Gabriele Aurelio]
 
Il mondo digitale si è talmente imposto negli ultimi anni che ha fatto dimenticare con i suoi pregi e i suoi difetti, le gioie e le emozioni che solo l'analogico può dare.
E questo cambiamento ha toccato tutti i campi tecnologici, e ha fatto in modo che tutto sia intangibile e astratto, tutto è un file. Non più un vinile o una pellicola.
Il workshop che Michele ha preparato invece ti permette di riprendere contatto tangibile con la fotografia, miscelando sapientemente vecchia e nuova scuola, passando per un punto di incontro ragionato e studiato, talmente semplice quanto efficace. Lascio a chi si iscriverà al corso scoprire di cosa si tratta.
Trascorri una giornata intensissima, che va da mattina a sera, con poche e brevi pause, e apprendi tantissime nozioni e chiaccheri tra amici di fotografia, e impari nuove tecniche e condividi punti di vista e hai a che fare con imprevisti, e proponi soluzioni e.
E tantissime cose, ma soprattutto, la più importante, vivi emozioni che un vero appassionato di fotografia dovrebbe vivere almeno una volta nella sua vita.
Un'emozione che viene  troppo spesso data per scontata e che fa rivivere il momento in cui è nata la fotografia, quando la prima foto è stata sviluppata.
il fascino di scattare e sentire il rumore della pellicola che avanza invece di rivedere la foto su un display per pochi secondi. Ma ancora di più l'intimità che solo la camera oscura può darti, con le sue luci soffuse e gli odori della chimica, regalandoti qualcosa che è già tuo e che tu decidi di lavorare seguendo solo le tue stesse indicazioni. La foto sviluppata è completamente tua, nel bene e nel male.
E questo grazie a Michele che ha deciso di condividere con te la sua esperienza offrendoti un'ospitalità unica, che ti fa sentire a casa e dandoti instancabilmente pareri e consigli. Vedi chiaramente nei suoi occhi la passione che nutre per questo lavoro.
Ti sprona a "sporcarti le mani", perchè devi toccarla questa fotografia, è tua.
Non sei ad un corso, sei tra amici e ridi e scherzi e impari e vivi una giornata fantastica, ma soprattutto vivi emozioni fotografiche.
P.S. Grazie di tutto Michele, soprattutto per averci offerto i biglietti dei mezzi di trasporto.

[Luca Scatigno] 

Sveglia alle 8 dopo una allegra nottata. La prima ora è tutta di teoria sull'affascinante mondo del bianco/nero. In giro per Venezia cerchiamo lo scatto perfetto, o almeno quello che, riconvertito nei colori del passato, possa far scaturire qualche emozione. Il buon Michele ci guida e ci controlla in modo da tenere sempre unito il gruppo che ha una facilità innata a disgregarsi per catturare l'attimo. Si cammina, si osserva, si scatta. Si mangia anche!
Click click click! E' tempo di tornare indietro e vedere il raccolto, selezionare lo scatto migliore, elaborarlo, mela D, bordi neri, pixel, mela A e tante altre tecnologie informatiche applicate a un attimo di vita quotidiana immortalato nell'eternità.
Il file è pronto. Si va indietro nel tempo: compare la pellicola, la reflex analogica e il file è trasferito qui.
Sviluppo, lavaggio asciugatura e si ottiene questo set di negativi (da quanto tempo non ne vedevo) pronti per essere sviluppati in camera oscura.
Il tempo passa, tutto ha un sapore di lento, di passione, di gesti attenti per ottenere alla fine un qualcosa di unico.
La stanchezza della giornata si fa sentire. Troppe ore attenti, sempre in movimento, a riempire la testa di nuove conoscenze.
Ma alla fine, nelle tre chimiche, illuminati da una tenue luce rossa, l'emozione, di vedere che su un pezzo di carta nasce e si forma l'estenuante lavoro di una giornata, è unica e fa dimenticare di colpo tutto il resto. Capisci quanto la foto è sudata, quanto è veramente tua, quante vere emozioni riesce a trasmetterti.
Sai di aver fatto un qualcosa che va al di là della tecnologia: ha sapore di antico, di sano, di arte quasi dimenticata, di soddisfazione e di fierezza personale.

Grazie Michele!

[Gaetano Proietto]

 Partecipanti sabato 20 Settembre 2014

Una giornata speciale, densa, a volte molto impegnativa ma che ripaga ampiamente nel momento in cui si scopre la "magia" dello sviluppo.
Un percorso che, in un solo giorno, ha fatto crescere ancora di più la mia passione per la fotografia.
Ringrazio Michele per la dedizione e la passione che riesce a trasmettere, ed inoltre per il suo approccio che alla fine ti lascia il ricordo di un'esperienza passata tra amici.
[Andrea Collodel]


 Partecipanti sabato 4 Ottobre  2014

Martina Pandrin, Angela Zanchetta, Simone Moro
Ottima giornata! E la scelta del contesto è decisamente azzeccata! Venezia porterebbe a far la classica foto cartolina, ma con il bianco e nero si è costretti a rielaborarla e a metabolizzarla per creare qualcosa di diverso! Grazie dell'esperienza!
[Angela Zanchetta]  




E' stata una giornata intensa, emozionante ed istruttiva. Ho imparato a pormi
in modo diverso di fronte allo scatto in bianco e nero, avendo la grandissima
soddisfazione di partire da un'idea ed arrivare ad una immagine stampata,
attraverso un percorso tecnico e creativo.
Molto interessante lavorare in un piccolo gruppo, nel quale si è creato subito
spirito di collaborazione e scambio di idee.
Il Prof è stato come sempre tecnicam
ente preciso, coinvolgente, ironico e
pungente.

[Martina Pandrin]





Ciao Michele, ti scrivo dividendo lo sguardo tra il monitor del pc e le stampe su carta baritata appese al muro (...la zucca mi piace sempre meno, ma il barbone fa la sua porca figura!).
Onestamente lo sguardo si perde per lo più "dietro" le stampe, oltre il bianco e nero per tornare alla giornata trascorsa tra Gaggio e Venezia: è stata una giornata che ogni neofita della fotografia prima o poi spera di fare...a me è piaciuta organizzata proprio così, con una "infarinatura" di tecnica fotografica e poi la libertà di capire qual' è la faccia del mondo che si presta al bianco e nero, al proprio bianco e nero.
Il finale poi è stato il classico "fuochi d'artificio" con la "nascita" dell'immagine nel "toccio" della chimica.
Ho avuto il piacere di constatare che nel mio caso le nozioni tecniche hanno condizionato anche la visione poetica di Venezia: pensavo che tutto potesse essere messo in una dimensione bicromatica...ed invece mi sono scoperto molto più selettivo ed esigente rispetto al pre-indottrinamento...forte.
Ora mi rimane la curiosità di riprovare l'esperienza magari in un diverso contesto climatico o anche sociale, tra la nebbia o la pioggia, il crepuscolo o l'alba, la folla e la calma...per capire ancor di più e meglio quanto bianco e nero ci saprei mettere in ognuna di esse.
Grazie ancora e...a presto.

[Simone Moro]


 Partecipanti sabato 11 Ottobre  2014

Alessandro Coppola, Cristina Russoi, Romina Pelizzaro
La giornata è stata veramente molto impegnativa, ma ho vissuto una giornata di condivisione e grande stupore. La prima parte della giornata si è svolta con un po' di teoria sul bianco e nero, il viaggio verso Venezia, la gestione del tempo per trovare i tuoi scatti...pensavo rompere il ghiaccio e scattare fosse la parte più difficile...invece no...si ritorna e davanti ad un pc devi scegliere 3 scatti...tutti belli per te, finchè arriva l'uragano Michele..e con qualche insulto, la scelta è presto fatta!!! ...ancora tante domande, tante curiosità, tanta euforia, lo spirito di squadra è sempre più forte...e sorridendo si arriva allo sviluppo! e qui posso dire di aver toccato con mano l'emozione.Un bombardamento di nozioni, apri diaframma, chiudi il filtro, metti a fuoco, posiziona provino, tira giù bottone , chiudi diaframma, apri filtro, 7 secondi 14 secondi, 2 minuti timer, pinza, metti dentro le mani, gira sto foglio, veloce, accarezza carta, cambia vasca, carta chiusa, accendi luce...ed ecco davanti a te la tua foto, il tempo di ferma, la fissi, la porti a lavare, e poi la asciughi...ancora calda la commenti con il tuo maestro e i tuoi compagni di avventura...e te la porti a casa, in un angolo solo tuo, perchè questa sarà veramente la tua foto.
[Romina Pelizzaro]  

"... Le regole del gioco questa volta sono diverse ... niente colori ... solo Bianco e Nero ...
Camminare per le calli di Venezia, alla ricerca di quella foto che potesse esprimere al meglio la tecnica acquisita poco tempo prima, è stato impegnativo ma allo stesso tempo affascinante.
Poi l'esperienza della Camera Oscura: una grande emozione veder nascere tra le mie mani quella foto, la mia foto!
Un workshop ben organizzato, curato nei minimi dettagli, accompagnato come sempre dalla simpatia e dall'entusiasmo di Michele, che ha saputo dare i giusti consigli, per ottenere il miglior risultato."
[Alessandro Coppola]




Partecipanti sabato 12 Ottobre  2014

Giovanni Bergo, Francesco Dori, Marco Chinellato

Avevo sentito parlare della stanchezza del giorno dopo, ma solo ora posso fornire la mia testimonianza diretta!!

Cosa restituire, di personale, agli amici del blog, di questa esperienza, evitando il già detto o il già scritto?
Innanzitutto e soprattutto, il ripetersi/confermarsi dell’approccio che predilige all’imparare, l’ESPERIRE. Lo scrivo in maiuscolo perché in fondo, ho sempre pensato che fosse questo l’elemento qualificante dei tuoi corsi.
Il saper fare (= SAPERE + FARE) dell’artigiano, che va al di là del semplice conoscere o dell’essere informato. In un’epoca contraddistinta dalla iper-specializzazione, un rifugio e/o una possibilità per noi “reduci” di qualcosa (e chi si vuol riconoscere lo faccia).
Avevo cercato di prepararmi, leggendo riviste specializzate, sugli elementi base della fotografia in bianco e nero. Cosa sia opportuno fotografare e cosa no, quali soggetti si adattano meglio a questo tipo di fotografia e quali evitare, oltre ovviamente ad un sacco di tecniche su fotoshop.
Nulla di diverso dalle regole elencate nella prima mezz’ora della giornata. Ma come spesso succede, di queste pre-parazioni rimane qualche sottolineatura sulle pagine della rivista o qualche appunto che sistematicamente perdo.
Ieri invece, mi sono rimaste 3 immagini stampate, che, al di la del loro valore estetico, fotografico ecc. mi danno l’emozione di essere nate dalle mie mani e….(non ridete) dal mio cervello.
Un altro aspetto che ho potuto gustare nella fotografia in bianco e nero, riguarda il dover/poter ragionare per sottrazione, per semplificazione; togliere gli orpelli e le sovrastrutture, in favore della semplicità (cosa difficilissima da ottenere) e della leggerezza (cosa altrettanto difficile).
Infine la simpatia aggiunta di Stefano Micozzi e della sua compagna, ai quali, malgrado le mie insistenze, non sono riuscito a spillare un solo consiglio utile, per evitare che fossi io a scegliere le mie foto. E grazie anche di questo.
[Francesco Dori]

Ciao Michele, vorrei fin da subito congratularmi per l’ottima riuscita del workshop e della sua organizzazione.
Era da tempo che osservavo incuriosito il mondo del bianco e nero, ma non avevo mai avuto l’occasione di “studiarlo” e sopratutto di provare ed osservare il processo di stampa. Ci hai mostrato un mondo nettamente separato dalla fotografia a colori in un modo che prima non immaginavo, con sue regole e sue nozioni di base. Credo che darò molto più spazio a questo tipo di fotografia, sia nell’utilizzo digitale sia a pellicola (a tal proposito sto cercando di organizzare tutto il necessario per la stampa in casa, avrei qualche domanda che troverai a fine email).
Ti devo inoltre ringraziare poiché  ora ho nuovi spunti per fotografare e ho ritrovato, spero a lungo, la voglia di far foto che ultimamente tra impegni e poche occasioni avevo messo da parte.
Con questo ti saluto e ti ringrazio ancora, e rimango disponibile per nuovi progetti.
[Giovanni Bergo]

"La giornata di corso è stata molto intensa e molto ricca. Prima di questa esperienza non conoscevo bene l'importanza e il significato della foto in bianco e nero. Ora questo mi porta a dire che questo tipo di scatti e di stampa può rappresentare un'ottimo modo per esprimere un momento, un'attimo e un emozione anche solo 2 colori. Dopo la giornata, ho rivalutato la stampa delle foto. Se scatti una foto e la tieni segregata a un semplice file e non la stampi...godi solo a metà!!!Complimenti al gruppo di lavoro e al Gregolin che mi ha assistito in ogni fase del progetto. "
[Marco Chinellato]




Milo Poletti, Massimiliano Fassini, Monica Felisa


Che grande cosa la fotografia... Ero abituato a vedere, stile giapponese, gli scatti che facevo materializzarsi nel monitor della macchina fotografica o nel monitor del pc.
Eppure la fotografia nasce dalla pazienza, dall'attenzione, dalla magia dello sviluppo e stampa della pellicola... Un processo di cui avevo letto, avevo sentito parlare ma che non avevo mai vissuto e toccato con "mano".
Un altro tassello in un percorso iniziato ormai più di tre anni fa con Michele che anche oggi non si è smentito!
Una giornata stupenda gestita ottimamente nei tempi, nei posti, nell'opportunità di crescere di imparare ancora una volta a guardare il mondo con un occhio diverso per trovare non uno scatto ma la fotografia.
Oggi il bianco e nero, affascinante! La spiegazione come sempre semplice completa poi via macchina in mano e partiamo alla ricerca, con un'idea precisa, un tema, un progetto...
Rientriamo dopo quelle che dovrebbero essere un po di ore ma che in realtà sembrano pochi minuti. La scelta! Michele che ci aiuta ancora una volta, ci guida sapientemente guidandoci nella scelta di quelli che saranno i nostri 3 scatti!
E da qui il vortice di emozioni, di quella cosa che ancora non riesco a spiegarmi! Iniziamo, luce rossa, Michele comincia come un fiume in piena a spiegarci a prepararci a quello che è io sviluppo e la stampa delle nostre foto su cartoncino e noi dietro a lui a capire e a seguire tutto ciò che ci spiega e ci mostra. Ha la nostra attenzione! .
Bellissimo! Unico rammarico? Che sia già finita...

[Massimiliano Fassini]


Magia ed alchimia si plasmano sotto le sapienti mani di Michele.
Un tuffo nel passato con un occhio attento al presente.
Grazie Michele …. ancora una volta,
per insegnarmi a “vedere” e a “ricordare “.

[Monica Felisa] 


Con le mani al mattino abbiamo sfogliato i libri dei più importanti rappresentanti della fotografia in bianco e nero, per capirne i fondamenti, mentre seguivamo gli insegnamenti di Michele.
Con le mani abbiamo scattato non più di 36 foto cercando di interpretare le nozioni di Michele.
Con le mani abbiamo eseguito il fotoritocco di tre scatti scelti con il metodo consigliato da Michele.
Con le mani abbiamo asciugato i negativi, li abbiamo posizionati sul proiettore scelto le dimensioni,impostato il timer, seguiti e supervisionati dall'esperienza di Michele.
Con le mani abbiamo immerso la carta nelle vasche che hanno rivelato quell'immagine che sino a quel momento aveva vita solo nelle nostre menti.
Con il sorriso sono andato a dormire, fiero di aver portato alla luce quel pensiero che io ho voluto imprimere dalla luce. Grazie Michele. 

[Milo Poletti]

 










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